CARATTERISTICHE EDITORIALI E FISICHE
Manca un tratto della costina, gli ultimi 1.5cm della parte inferiore. Sembra un fallimento della colla, o proprio la sua assenza. L'impressione è che un lettore infastidito dalla carta penzoloni potrebbe averla strappata per non averla tra i piedi, generando così un danno piuttosto importante. Lo stato di conservazione complessivo gli fa meritare un LEM 4.5, anche se forse qualcosa meno... ma faceva parte di un lotto di numeri in splendide condizioni (tra cui abbiamo già visto il numero 3 - L'orrenda invasione di Wyndham) e francamente sono soddisfatto, non punto a sostituirlo con particolare urgenza. Se mai me ne capiterà sott'occhio uno migliore potrei considerare la cosa, ma questo è bellissimo e va benissimo così.
Per il resto la rilegatura è robusta, le copertine solide, le pagine ragionevolmente bianche e il volume non ha affatto risentito della lettura.
Il volume presenta la stessa firma del n. 3, a me incomprensibile, con il mese e l'anno di uscita del numero.
Traduzione di Maria Gallone, che è una SIGNORA traduttrice e ha reso in italiano gentucola come Asimov, Poe, Conan Doyle, Wilde, London e tanti altri autori di spessore, spesso di fantascienza e fantastico. Non trovo biografie ma direi che questo basta come curriculum.
Parlerò del lessico nella recensione perché è una delle cose che rende il romanzo eccezionale anche in traduzione.
A questo proposito: il libro è nella sua versione ridotta e tagliata ma non per colpa di Mondadori, dato che anche l'edizione originale non era integrale. Quella completa conteneva infatti diverse scene e riferimenti agli aspetti sessuali della "possessione aliena" che al tempo l'editore non si sentì di pubblicare.
Cito da Wikipedia:
(...) la versione integrale del libro inizia con Sam che si sveglia a letto con una bionda che aveva casualmente rimorchiato la sera prima senza nemmeno preoccuparsi di imparare il suo nome; nella vecchia edizione era stata omessa ogni menzione su di lei. La versione del 1951 chiarisce che gli uomini posseduti dagli invasori perdono ogni impulso sessuale - un elemento essenziale nelle prime parti della trama - ma l'editore originale ha completamente tagliato ogni riferimento al fatto che, quando i "burattinai" scoprono la sessualità umana, intraprendono orge selvagge, trasmesse in diretta in TV nelle aree sotto il loro controllo.
Heinlein è sempre stato uno che non guarda in faccia a nessuno quando si tratta di descrivere idee controverse e scioccanti! Per il 1951, quantomeno, per i giorni nostri non è niente di cui scrivere a casa. La versione integrale uscirà soltanto nel 1990.
Non mi sono accorto di errori di battitura o tipografici di altro tipo, il che è decisamente insolito per un Urania. Bravi!
RECENSIONE (SPOILER!)
Grandissimo classico dei romanzi "di invasione", Il Terrore dalla Sesta Luna (The Puppet Masters, "I Burattinai", in originale) di Robert Anson Heinlein non ha bisogno di grandi presentazioni, ma proviamoci.
L'azione è ambientata nel remotissimo futuro del 2007 e comincia con l'avvistamento di un "Piatto Volante" a Des Moines, in Iowa. Diversi agenti segreti mandati sul posto non generano un rapporto che abbia senso e il Vecchio, capo dei Servizi, decide di andare di persona con i suoi due agenti migliori, Sam e Mary (nomi fittizi: in realtà rispettivamente Elihu e Allucquere).
Vale la pena notare che Sam è arrapatissimo dal primo momento in cui vede Mary e questa sarà la romance del libro. Della sua rampante misoginia parlerò dopo!
Intanto grazie alla loro arguzia e determinazione scoprono un parassita alieno, simile a una grossa lumaca, che si impadronisce dei corpi umani attaccandosi alle loro spalle e controllandoli in toto. Non riescono però a convincere il Presidente degli Stati Uniti a dichiarare lo stato di emergenza e devono tornare per ottenere più prove: è nel corso di questa missione che Sam viene posseduto. "Lavora" per gli alieni per un po', fino a che non viene liberato dal Vecchio che poi lo costringe a fondersi di nuovo con un parassita catturato vivo per poterlo interrogare. Scoprono così che gli alieni vengono da Titano, la sesta luna di Saturno.
Il resto del romanzo è un'avventura rocambolesca solidamente impiantata nella plausibilità scientifica - per quel che era ragionevole nel 1952 - piena di colpi di scena e una continua evoluzione della minaccia e dei modi per affrontarla. La storia è suddivisa in due diversi piani, narrativamente, anche se tutto è raccontato in prima persona dal punto di vista di Sam. Su un piano (la maggioranza) si svolgono le avventure dei nostri protagonisti che cercano e ricavano intelligence sugli alieni, su un altro Heinlein ci mostra le conseguenze istituzionali e militari di quelle informazioni, portando ai suoi logici estremi la situazione pur senza chiedere troppo alla sospensione dell'incredulità del lettore.
Esempio: il Presidente emana un decreto che costringe tutti negli USA ad andare in giro a torso nudo per dimostrare di non avere parassiti attaccati alle spalle e tali leggi saranno sempre più draconiane nel corso della storia, fino a imporre la nudità totale o quasi, ma è effettivamente una risposta sensata, per quanto emergenziale, alla necessità di sapere chi è un nemico e chi no. Il sovvertimento delle regole sociali è gustosissimo e l'autore ci gioca sopra più e più volte rimarcando l'assurdità della situazione.
Riassumere tutte le vicissitudini della guerra contro gli alieni sarebbe lunghissimo e non lo farò, basti dire che la vittoria dell'umanità passerà attraverso la scoperta del modo in cui si riproducono gli alieni e l'ideazione di un piano di guerra batteriologica (usando una malattia "venerea" nel senso che viene letteralmente da Venere!) che sfrutti quella caratteristica.
Posso dire però che vi sono momenti di assoluta disperazione risolti con colpi di genio a volte davvero sorprendenti (di solito vengono in mente a Sam), tanta azione molto cinematografica e una narrazione tiratissima che verte a un finale sì liberatorio, ma anche genocida e vendicativo!
Il mondo descritto da Heinlein salta vivido fuori dalle pagine. È uno in cui le pistole a raggi hanno soppiantato quelle a proiettili, tutti hanno auto volanti, sono state stabilite colonie su Venere, abbiamo visitato Marte e ci sono diverse stazioni orbitanti intorno alla Terra ma, per contrasto, i satelliti non esistono: al buon Robert Anson non sono proprio venuti in mente (ragionevole, dato che lo Sputnik fu lanciato solo nel 1957) ma d'altronde non tutti sono Arthur C. Clarke. Tutte le trasmissioni sono strettamente a corto raggio ed è un aspetto rilevante per la trama: gli USA sono divisi in "blocchi di trasmissione" che passano oltre le comunicazioni ricevute dai blocchi vicini. In un contesto in cui alcune di queste zone sono in mano agli invasori tutto diventa più complicato perché possono isolarle efficacemente dal mondo esterno e possedere tutti con comodo senza provocare allarme, aggiungendo pepe alla storia.
Il libro è pieno di palesi riferimenti alla "minaccia comunista", con momenti che ricordano, estremizzandole nella presentazione anche se non nell'essenza, le cacce alle streghe del maccartismo. Si veda ad esempio la scena in cui il Presidente degli USA e il suo entourage dei servizi segreti costringe, ad armi spianate, Camera e Senato a denudarsi per scovare i traditori posseduti.
Il cliché per cui "invasione della Terra" significa grosso modo sempre "invasione degli Stati Uniti continentali", considerati il centro del mondo "civilizzato", a quei tempi non era ancora necessariamente trito e Heinlein lo segue, ma nel corso del romanzo si scopre che i parassiti sono quasi certamente arrivati anche nella Russia sovietica, in Cina e nel resto del continente nordamericano - Messico e Canada.
Ho accennato sopra al sessismo rampante e agghiacciante. Più che elaborare preferisco mostrare, quindi ho messo qualche esempio nelle foto. Ovviamente è par for the course a quei tempi, ma potrebbe rovinare il gusto della lettura ai più sensibili. Basti dire che l'amore sboccia per arrapamento e si celebra un matrimonio in brevissimo, anche se non è chiaro se si tratti di giorni o mesi. Il trattamento della povera Mary oscilla tra "vagamente rispettoso" e "santo cielo denuncialo e scappa".
La traduzione è eccellente e il lessico è pazzesco.
Le scimmie ("orangutango" e gorilla) sono anche "quadrumani", o "antropoidi", si applaude "non con le mani, ma in pectore sì", si può udire "il pauroso suono raggricciante di due legni secchi confricati" e in generale le espressioni colorite si sprecano ("Dopo sette, al massimo nove giorni di malattia... tela!", "non si faccia soverchie illusioni", "animaccia di tamburo", "ma di cosa sta cianciando?", "anche l'altro parassita tirò le zampette") ed è una delizia assoluta e costante. Brava la Gallone!
Il numero si chiude con la quinta puntata di "Oltre l'invisibile", romanzo di Simak, più una Rubrica scientifica che parla di cosmologia e presenta diverse teorie riguardanti l'origine dell'universo, tra cui anche quella rivelatasi poi esatta del Big Bang di Lemaître, e un "varietà", cioè una pagina con giochi "enimmistici" come si diceva al tempo: cruciverba e rebus.
PS: tranquilli, le evidenziazioni sono ovviamente digitali, il libro è intonso. Probabilmente non c'è motivo di dirvelo, è molto evidente, but still.
Copertina un po' banalotta ma l'arte di Caesar è sempre fantastica. Possiamo vedere in primo piano Sam e Mary, di spalle il Vecchio, e si tratta di una scena che accade veramente nel libro